Dopo "La banda degli zulù" Stefano ci fa entrare ancora una volta nella sua amata Trastevere con la canzone "Il Circo".
La piazza Santa Maria in Trastevere è vista infatti da Rosso come un grande Circo, dove si possono incontrare le tipologie più variegate di persone: il ladro di macchine, il mago di strada, il lavoratore e il cantastorie, tutte descritte da Stefano Rosso con la solita ironia, e con versi coloriti e ficcanti.
Così il ladro di macchine diventa un "equilibrista tutto il giorno sulla corda che castiga chi si scorda l'antifurto e chi non ce l'ha" mentre il mago di strada è visto come "Mandrake".
L'arrangiamento "circense" con tromboni e chitarra sincopata è molto simpatico e azzecato.
Non mancano rulli di tamburi ed effetti sonori in chiusura di pezzo con schiamazzi di bambini festanti, e con Stefano ad impersonare il ruolo del piazzista che invita la gente ad entrare: "Venghino signori Venghino, cani, gatti e figli di mignotta non pagano"!
Su venite al circo che sta in piazza
non si paga proprio niente
ci lavora tanta gente che tra l'altro non lo sa
Anche questo e sovvenzionato
come gli altri dallo Stato
incomincia la mattina
la chiusura poi non c'e
E c'e l'equilibrista tutto il giorno sulla corda
che castiga chi si scorda l'antifurto e chi non ce l'ha
E i diavoli volanti
che svolazzano inebriati
e che tirano la cinghia
caricando la siringa
C'e Mandrake detto il conte
il suo forte e la magia
tutto il giorno sulla via
come campa nessuno lo sa
Su venite al circo che sta in piazza
non si paga proprio niente
ci lavora buona gente che tra l'altro non lo sa
Ci sono anche i leoni
ma che in fondo sono buoni
fan cosi devi sapere
perche sono del quartiere
Non manca poi il pagliaccio
che fa ridere la gente
e per un bicchier di vino
a lui non gli frega niente
E c'e pure il cantastorie
cantautore ciarlatano
che contesta e che schiamazza
mentre il babbo lavora e s'ammazza
Su venite al circo che sta in piazza
non si paga proprio niente
pensa a tutto certa gente
ma lui, tutto questo il pagliaccio lo sa.
L'angolo degli accordi:
Do
Su venite al circo che sta in piazza
Sol
non si paga proprio niente
Do
ci lavora tanta gente che tra l'altro non lo sa
Do
Anche questo e sovvenzionato
Sol
come gli altri dallo Stato
incomincia la mattina
Do
la chiusura poi non c'e
Do Sol
E c'e l'equilibrista tutto il giorno sulla corda
Do
che castiga chi si scorda l'antifurto e chi non ce l'ha
Do
E i diavoli volanti
Sol
che svolazzano inebriati
e che tirano la cinghia
Do
caricando la siringa
Lam
C'e Mandrake detto il conte
Mi
il suo forte e la magia
Fa Do
tutto il giorno sulla via
Fa Sol
come campa nessuno lo sa
Do
Su venite al circo che sta in piazza
Sol
non si paga proprio niente
Do
ci lavora buona gente che tra l'altro non lo sa
Do
Ci sono anche i leoni
Sol
ma che in fondo sono buoni
fan cosi devi sapere
Do
perche sono del quartiere
Do
Non manca poi il pagliaccio
Sol
che fa ridere la gente
e per un bicchier di vino
Do
a lui non gli frega niente
Lam
E c'e pure il cantastorie
Mi
cantautore ciarlatano
Fa Do
che contesta e che schiamazza
Fa Sol
mentre il babbo lavora e s'ammazza
Do
Su venite al circo che sta in piazza
Sol
non si paga proprio niente
pensa a tutto certa gente
Do
ma lui, tutto questo il pagliaccio lo sa.
L'angolo live:
Una bella esibizione live in cui Stefano spiega anche la fonte di ispirazione della canzone:
Come accaduto per altre canzoni anche per il "Circo" Stefano realizza un rifacimento e lo pubblica nell'album "Il meglio" nel 2001.
L'arrangiamento di questa nuova versione è ancora più ricco e nelle strofe finali, Stefano si diverte anche a cantare con accento bolognese:
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