lunedì 30 giugno 2014
Lilli's Rag
Secondo e ultimo intermezzo strumentale del disco "Vado, prendo l'America... e torno", si chiama "Lilli's Rag".
Ma come sempre, bando alle ciance e godiamoci la bella chitarra acustica di Stefano:
L'angolo live:
Una bella versione live della canzone:
C'era una volta...forse due
Con "C'era una volta...forse due" Stefano torna alla canzone "favola", e come tutte le favole che si rispettino racchiude in se una morale e ci trasmette insegnamenti di vita.
Dal punto di vista musicale la canzone si discosta molto dalle altre contenute nel disco, probabilmente anche perché l'arrangiamento del pezzo è l'unico non curato da Rosso e da Harris ma bensì dal maestro Gianni Mazza.
Ci sono infine delle piccole somiglianze con la melodia di un'altra canzone di Stefano, "L'osteria del tempo perso".
C'ERA UNA VOLTA...FORSE DUE
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
Passando un giorno o forse due vicino ad un granaio
Incontrò indovina chi, la figlia del mugnaio
Passando un giorno o forse due vicino ad un granaio
Incontrò indovina chi, la figlia del mugnaio
Cantava allegra la Marietta quando fece un gridolino
Perché vide poveretta, vide mouse il topolino
Cantava allegra la Marietta quando fece un gridolino
Perché vide poveretta, vide mouse il topolino
E allora valgo anche qualcosa e allora son temuto
Penso dunque il topolino, il tempo mio è venuto
E allora valgo anche qualcosa e allora son temuto
Penso dunque il topolino, il tempo mio è venuto
Scappò in cucina e aperto il frigo si mangiò due caciottine
Di prosciutto di montagna, solo due fettine
Poi stappò il vino, annata buona e riempito il bicchierone
Disse questo è per Marietta e questo qui per il padrone
Poi stappò il vino, annata buona e riempito il bicchierone
Disse questo è per Marietta e questo qui per il padrone
E mangia, canta, stappa e bevi che sembrava quasi matto
Non si accorse il poveretto che alle spalle c'era il gatto
E mangia, canta, stappa e bevi che sembrava quasi matto
Non si accorse il poveretto che alle spalle c'era il gatto
Non è il tuo posto questo amico disse il servo del padrone
E del vecchio topolino fece un sol boccone
Non è il tuo posto questo amico disse il servo del padrone
E del vecchio topolino fece un sol boccone
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
L'angolo degli accordi:
Intro:Sol-Re-Sol-Re7-Sol
Sol
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Re
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
Sol
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Re7 Sol
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
Passando un giorno o forse due vicino ad un granaio
Re
Incontrò indovina chi, la figlia del mugnaio
Sol
Passando un giorno o forse due vicino ad un granaio
Re7 Sol
Incontrò indovina chi, la figlia del mugnaio
Cantava allegra la Marietta quando fece un gridolino
Re
Perché vide poveretta, vide mouse il topolino
Sol
Cantava allegra la Marietta quando fece un gridolino
Re7 Sol
Perché vide poveretta, vide mouse il topolino
Lab
E allora valgo anche qualcosa e allora son temuto
Mib
Penso dunque il topolino, il tempo mio è venuto
Lab
E allora valgo anche qualcosa e allora son temuto
Mib7 Lab
Penso dunque il topolino, il tempo mio è venuto
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
L'angolo degli accordi:
Intro:Sol-Re-Sol-Re7-Sol
Sol
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Re
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
Sol
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Re7 Sol
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
Passando un giorno o forse due vicino ad un granaio
Re
Incontrò indovina chi, la figlia del mugnaio
Sol
Passando un giorno o forse due vicino ad un granaio
Re7 Sol
Incontrò indovina chi, la figlia del mugnaio
Cantava allegra la Marietta quando fece un gridolino
Re
Perché vide poveretta, vide mouse il topolino
Sol
Cantava allegra la Marietta quando fece un gridolino
Re7 Sol
Perché vide poveretta, vide mouse il topolino
Lab
E allora valgo anche qualcosa e allora son temuto
Mib
Penso dunque il topolino, il tempo mio è venuto
Lab
E allora valgo anche qualcosa e allora son temuto
Mib7 Lab
Penso dunque il topolino, il tempo mio è venuto
Scappò in cucina e aperto il frigo si mangiò due caciottine
Mib
Mib
Di prosciutto di montagna, solo due fettine
Lab
Scappò in cucina e aperto il frigo si mangiò due caciottine
Poi stappò il vino, annata buona e riempito il bicchierone
Lab
Scappò in cucina e aperto il frigo si mangiò due caciottine
Mib Lab
Di prosciutto di montagna, solo due fettine
Poi stappò il vino, annata buona e riempito il bicchierone
Mib7
Disse questo è per Marietta e questo qui per il padrone
Lab
Lab
Poi stappò il vino, annata buona e riempito il bicchierone
Mib7 Lab
Mib7 Lab
Disse questo è per Marietta e questo qui per il padrone
E mangia, canta, stappa e bevi che sembrava quasi matto
Mib
Mib
Non si accorse il poveretto che alle spalle c'era il gatto
Lab
Lab
E mangia, canta, stappa e bevi che sembrava quasi matto
Mib7 Lab
Mib7 Lab
Non si accorse il poveretto che alle spalle c'era il gatto
La
La
Non è il tuo posto questo amico disse il servo del padrone
Mi
Mi
E del vecchio topolino fece un sol boccone
La
La
Non è il tuo posto questo amico disse il servo del padrone
Mi7 La
Mi7 La
E del vecchio topolino fece un sol boccone
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Mi
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
La
Mi
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
La
C'era una volta o forse due un vecchio topolino
Mi7 La
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
La-Mi-La-Mi7-La
Mi7 La
Che viveva in un tombino e non mangiava mai
La-Mi-La-Mi7-La
venerdì 27 giugno 2014
Amerika
Continua l'excursus di Rosso per l'America che in questa occasione è anche il titolo della canzone, con la variante della "K" al posto della "C".
Stefano tesse, con molta ironia, le lodi agli States ed elenca alcune delle cose arrivate a noi grazie agli americani, come la cioccolata, le sigarette, il whisky, Topolino e ovviamente tanti dischi di buona musica: "...che ci hai riempito la casa di dischi".
Dal punto di vista musicale la canzone si appoggia ad una chitarra acustica e a delle belle frasi di slide guitar, ma forse i cinque minuti di durata sono troppi per il tipo di melodia e di struttura armonica della canzone.
E ora vediamoci il video di Stefano che esegue "Amerika", in playback, durante la trasmissione televisiva "Discoring", per promuovere l'album.
AMERIKA
Capelli lunghi, spalle larghe, occhi azzurri
E un dollaro di più
Due scatolette, un pollice, la voglia e puoi girartela su e giù
Grande Amerika, bella Amerika
E Maggie prese il treno disse niente a i suoi
E non torno mai più
Cercò qualcuna sulla luna
E invece tornò a piangere quaggiù
Quaggiù in Amerika, bella Amerika
Che ci hai portato tanta cioccolata
Sigarette, macchinette e Tom Mix
Che ci hai insegnato che l'amore è bello
E si nasconde dentro i jeans
Che ci hai portato Topolino e il whisky
Che ci hai riempito la casa di dischi
Che ci hai salvato non so bene da cosa
Con il tuo cervello che non si riposa
Brava Amerika, bella Amerika
Spaccare il cielo, spaccare il mare
Spaccare il cuore e non fermarsi mai
E se qualcuno crepa dentro un ghetto
Fai la furba e non lo sai
Grande Amerika, bella Amerika
Bruciare i sogni, bruciare i motori
Bruciare le tappe e non fermarsi mai
Fischiare alle stelle, graffiare la luna
Studiare i pensieri, contare i complessi che hai
Grande Amerika, bella Amerika
Che ci hai insegnato a fare tanti soldi
E dopo quelli a farne ancora di più
Con la speranza che non venga presto il cancro
Soffocando i pochi soldi che hai tu
Che mentre liberavi al sud dei negri
Massacravi musi rossi al nord
Che la mia infanzia è stata bruttina
Perché papà mio non fu Glen Ford
Brava Amerika, bella Amerika
E Maggie fu trovata in un bordello
Non si seppe mai chi fu
Gesù fu messo in croce
E forse giunse un telegramma da laggiù
Dall'Amerika, bella Amerika
Dall'Amerika, grande Amerika
Tutto è Amerika, oh Amerika
Bella Amerika, grande Amerika
L'angolo degli accordi:
Sol Lam Sol
Capelli lunghi, spalle larghe, occhi azzurri
Lam-Re Sol
Lam-Re Sol
E un dollaro di più
Lam Sol
Lam Sol
Due scatolette, un pollice, la voglia
Lam-Re Sol
E puoi girartela su e giù
Do Sol Do Sol
Lam-Re Sol
E puoi girartela su e giù
Do Sol Do Sol
Grande Amerika, bella Amerika
Lam Sol
Lam Sol
E Maggie prese il treno disse niente a i suoi
Lam-Re Sol
Lam-Re Sol
E non torno mai più
Lam
Lam
Cercò qualcuna sulla luna
Sol Lam-Re Sol
Sol Lam-Re Sol
E invece tornò a piangere quaggiù
Do Sol Do Sol
Quaggiù in Amerika, bella Amerika
Do
Do Sol Do Sol
Quaggiù in Amerika, bella Amerika
Do
Che ci hai portato tanta cioccolata
Sol
Sol
Sigarette, macchinette e Tom Mix
Do
Do
Che ci hai insegnato che l'amore è bello
Sol
Sol
E si nasconde dentro i jeans
Do
Do
Che ci hai portato Topolino e il whisky
Sol
Sol
Che ci hai riempito la casa di dischi
Do
Do
Che ci hai salvato non so bene da cosa
Sol
Sol
Con il tuo cervello che non si riposa
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Brava Amerika, bella Amerika
Lam
Lam
Spaccare il cielo, spaccare il mare
Sol Lam Re Sol
Sol Lam Re Sol
Spaccare il cuore e non fermarsi mai
Lam Sol
Lam Sol
E se qualcuno crepa dentro un ghetto
Lam Re Sol
Lam Re Sol
Fai la furba e non lo sai
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Grande Amerika, bella Amerika
Lam
Lam
Bruciare i sogni, bruciare i motori
Sol Lam Re Sol
Sol Lam Re Sol
Bruciare le tappe e non fermarsi mai
Lam
Lam
Fischiare alle stelle, graffiare la luna
Sol Lam Re Sol
Sol Lam Re Sol
Studiare i pensieri, contare i complessi che hai
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Grande Amerika, bella Amerika
Do
Do
Che ci hai insegnato a fare tanti soldi
Sol
Sol
E dopo quelli a farne ancora di più
Do
Do
Con la speranza che non venga presto il cancro
Sol
Sol
Soffocando i pochi soldi che hai tu
Do
Do
Che mentre liberavi al sud dei negri
Sol
Sol
Massacravi musi rossi al nord
Do
Do
Che la mia infanzia è stata bruttina
Sol
Sol
Perché papà mio non fu Glen Ford
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Brava Amerika, bella Amerika
Lam Sol
Lam Sol
E Maggie fu trovata in un bordello
Lam Re Sol
Lam Re Sol
Non si seppe mai chi fu
Lam
Lam
Gesù fu messo in croce
Sol Lam Re Sol
Sol Lam Re Sol
E forse giunse un telegramma da laggiù
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Dall'Amerika, bella Amerika
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Dall'Amerika, grande Amerika
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Tutto è Amerika, oh Amerika
Do Sol Do Sol
Do Sol Do Sol
Bella Amerika, grande Amerika
martedì 24 giugno 2014
Charles - Tema di Charles
"Charles" è un'altra gemma preziosa firmata Stefano Rosso, una canzone allegra e briosa, sostenuta ancora una volta da un pianoforte molto country, così come molto country sono i riff di chitarra che ci accompagnano per tutto il pezzo.
Possiamo facilmente identificare il nostro Stefano con il personaggio di Charles, con cui Rosso dialoga elargendogli i suoi consigli sul mondo della musica: "Non preoccuparti Charles delle canzoni buche, un giorno o l'altro arriva quella buona".
Poi nel corso della canzone, Stefano parla anche di sè:"...anch'io non me la prendo, anche se scrivo ormai da quindici anni, non è importante se poi non vendo...".
Nel finale della canzone, Stefano si unisce a Charles e conclude: "compriamo un po' di vino e stiamo qui a suonare, che cazzo ci sarà da conquistare".
In quest'ultima frase c'è secondo me tutta la filosofia di vita di Stefano o quantomeno il suo modo di approcciarsi al mondo della musica, fatto di allegria e dal gusto di suonare, non certo di tutti i protocolli e comportamenti forzati che lo show business imponeva e impone tutt'ora.
In particolare l'amore di Stefano per la sua chitarra era tale che spesso nei suoi concerti ripeteva come fosse stato più fedele al suo strumento piuttosto che alle compagne della sua vita.
Finita la canzone inizia una parte strumentale chiamata "Tema di Charles".
Non preoccuparti Charles delle canzoni buche
Un giorno o l'altro arriva quella buona
Non preoccuparti se s'affacciano le rughe
O se non hai studiato alla Sorbona
Non preoccuparti mai dell'ultimo arrivato
Anche se è un altro poi che t'ha fregato
Ma compra un po' di vino
Suona fino al mattino
E se resisti forse ce la fai
Non preoccuparti Charles che anch'io non me la prendo
Anche se scrivo ormai da quindici anni
Non è importante sai se poi non vendo
E in qualche modo mi sistemo i panni
E all'ultimo arrivato do buona fortuna
In fondo è solo uno che c'ha provato
Mi compro un po' di vino
Suono fino al mattino
E se resisto forse ce la fo
Pensa piuttosto a quello che lasci per strada
Vendendo agli altri il fegato e il cervello
Pensa piuttosto che per male che ti vada
Trovi sempre qualcosa di più bello
Telefona a qualcuno
Prova sulla luna
E se risponde portatela a casa
Poi compra un po' di vino
Fagli la serenata
E se ci riesci fate una scopata
Mio vecchio Charles non preoccuparti mai di niente
Pensa soltanto a far canzoni buone
E se per strada lasci qualche dente
Andrà a far compagnia a tante persone
Non preoccuparti mai dell'ultimo arrivato
Anche se è un altro poi che ci ha fregato
Compriamo un po' di vino
E stiamo qui a suonare
Che cazzo ci sarà da conquistare
L'angolo degli accordi:
Intro:Fa-Sol-Do-Sol-Do
Do
Non preoccuparti Charles delle canzoni buche
Sol
Sol
Un giorno o l'altro arriva quella buona
Fa
Fa
Non preoccuparti se s'affacciano le rughe
Sol Do
Sol Do
O se non hai studiato alla Sorbona
Non preoccuparti mai dell'ultimo arrivato
Fa
Fa
Anche se è un altro poi che t'ha fregato
Fam
Fam
Ma compra un po' di vino
Do Lam
Do Lam
Suona fino al mattino
Sol Do
Sol Do
E se resisti forse ce la fai
Non preoccuparti Charles che anch'io non me la prendo
Sol
Sol
Anche se scrivo ormai da quindici anni
Fa
Fa
Non è importante sai se poi non vendo
Sol Do
Sol Do
E in qualche modo mi sistemo i panni
E all'ultimo arrivato do buona fortuna
Fa
Fa
In fondo è solo uno che c'ha provato
Fam
Fam
Mi compro un po' di vino
Do Lam
Do Lam
Suono fino al mattino
Sol Do
Sol Do
E se resisto forse ce la fo
Pensa piuttosto a quello che lasci per strada
Sol
Sol
Vendendo agli altri il fegato e il cervello
Fa
Fa
Pensa piuttosto che per male che ti vada
Sol Do
Sol Do
Trovi sempre qualcosa di più bello
Telefona a qualcuno, prova sulla luna
Fa
E se risponde portatela a casa
Fam
Fam
Poi compra un po' di vino
Do Lam
Do Lam
Fagli la serenata
Sol Do
Sol Do
E se ci riesci fate una scopata
Mio vecchio Charles non preoccuparti mai di niente
Sol
Sol
Pensa soltanto a far canzoni buone
Fa
Fa
E se per strada lasci qualche dente
Sol Do
Sol Do
Andrà a far compagnia a tante persone
Non preoccuparti mai dell'ultimo arrivato
Fa
Fa
Anche se è un altro poi che ci ha fregato
Fam
Fam
Compriamo un po' di vino
Do Lam
Do Lam
E stiamo qui a suonare
Sol Do
Sol Do
Che cazzo ci sarà da conquistare
L'angolo live:
Ecco una bella versione live di "Charles".
Stefano non rinuncia al gusto della battuta neanche durante l'esecuzione delle sue canzoni, si interrompe infatti sul verso "anche se scrivo ormai da quindici anni" e comincia a scherzare con il pubblico.
Di tutte le canzoni che compongono l'album "Vado, prendo l'America e torno", solo tre sono quelle di cui abbiamo testimonianze audio: "Charles", "Vado" e "Lili's rag".
Questa invece è una versione live ancora più vecchia risalente al 1981:
L'angolo delle cover:
Simone Avincola esegue live "Charles":
lunedì 23 giugno 2014
12 Years Old
Ormai per Stefano è abitudine inserire qualche pezzo strumentale nei suoi album, così dopo "Banjorosso" e "Metro's Rag" contenuti in "Io e il Sig.Rosso", ecco "12 Years Old" contenuto in "Vado, prendo l'America e torno", un minuto e trenta secondi per dar spazio all'abilità di Rosso con il suo amato banjo.
Lilly del West
Dalle atmosfere festanti e allegre di "Quella notte che Bessie cantò", passiamo a quelle malinconiche di "Lilly del West".
Le liriche di Stefano sono esplicite e crude, la protagonista infatti "aveva un culo che parlava" e abitava in un posto che "è un po' il cesso del mondo".
Si evince subito che la Lilly narrata da Rosso è un osso duro, che non ama certo le cose romantiche e che alla prima occasione deruba il malcapitato di turno (" Mi risvegliai che già imbruniva, non c'era più nemmeno un soldo nei calzoni").
Stefano decide di non appesantire la canzone con arrangiamenti che ne avrebbero allentato il "feeling" e registra solamente voce e chitarra acustica.
Ma andiamo anche noi ad incontrare Lilly sull'ottava:
LILLY DEL WEST
Lilly del west io l'ho incontrata sull'ottava
Col cuore in tasca e due polmoni da vetrina
Fumava il filtro e aveva un culo che parlava
E l'ho incontrata che era quasi già mattina
Lilly abitava in un buchetto lì vicino
Come nei film o come quando vai a mignotte
Non fu romantico e fortuna c'era il vino
E l'importante fu passare un'altra notte
Le chiesi fai un po' di caffè
Sbuffò però mi disse si
Portò due sigarette accese e disse
Dacci un taglio con la tua
Lilly del west io l'ho incontrata sull'ottava
Dicono che quel posto è un po' il cesso del mondo
Non è per te se vai cercando gente brava
Però qualcosa ci sarà di bello in fondo
Ci addormentammo che era quasi mezzogiorno
Sognai di stare a casa a scrivere canzoni
Col mare affianco e col giardino tutto intorno
Dove ho lasciato il cane e pochi libri buoni
Mi risvegliai che già imbruniva
Non c'era più nemmeno un soldo nei calzoni
Chiesi di lei alla donna che puliva
Quella e chi la conosce quella lì
Lilly del west io l'ho incontrata sull'ottava
Col cuore in tasca e due polmoni da vetrina
Fumava il filtro e aveva un culo che parlava
E l'ho incontrata che era quasi già mattina
Pensai che fosse suo quel letto lì vicino
Come nei film o come quando vai a mignotte
Non fu romantico e fortuna c'era il vino
E l'importante fu passare un'altra notte
Dicono che quel posto è un po' il cesso del mondo
Non è per te se vai cercando gente brava
Però qualcosa ci sarà di bello in fondo
Forse quel gatto tra i rifiuti che mangiava
L'angolo degli accordi:
Sol Lam
Lilly del west io l'ho incontrata sull'ottava
Do Re Sol
Do Re Sol
Col cuore in tasca e due polmoni da vetrina
Lam
Lam
Fumava il filtro e aveva un culo che parlava
Do Re Sol
Do Re Sol
E l'ho incontrata che era quasi già mattina
Lam
Lam
Lilly abitava in un buchetto lì vicino
Do Re Sol
Do Re Sol
Come nei film o come quando vai a mignotte
Lam
Lam
Non fu romantico e fortuna c'era il vino
Do Re Sol
Do Re Sol
E l'importante fu passare un'altra notte
Mim Lam
Mim Lam
Le chiesi fai un po' di caffè
Re Sol
Re Sol
Sbuffò però mi disse si
Mim Lam
Mim Lam
Portò due sigarette accese e disse
Do Re
Do Re
Dacci un taglio con la tua
Sol Lam
Sol Lam
Lilly del west io l'ho incontrata sull'ottava
Do Re Sol
Do Re Sol
Dicono che quel posto è un po' il cesso del mondo
Lam
Lam
Non è per te se vai cercando gente brava
Do Re Sol
Do Re Sol
Però qualcosa ci sarà di bello in fondo
Lam
Lam
Ci addormentammo che era quasi mezzogiorno
Do Re Sol
Do Re Sol
Sognai di stare a casa a scrivere canzoni
Lam
Lam
Col mare affianco e col giardino tutto intorno
Do Re Sol
Do Re Sol
Dove ho lasciato il cane e pochi libri buoni
Mim Lam
Mim Lam
Mi risvegliai che già imbruniva
Re Sol
Re Sol
Non c'era più nemmeno un soldo nei calzoni
Mim Lam
Mim Lam
Chiesi di lei alla donna che puliva
Do Re
Do Re
Quella e chi la conosce quella lì
Sol Lam
Sol Lam
Lilly del west io l'ho incontrata sull'ottava
Do Re Sol
Do Re Sol
Col cuore in tasca e due polmoni da vetrina
Lam
Lam
Fumava il filtro e aveva un culo che parlava
Do Re Sol
Do Re Sol
E l'ho incontrata che era quasi già mattina
Lam
Lam
Pensai che fosse suo quel letto lì vicino
Do Re Sol
Do Re Sol
Come nei film o come quando vai a mignotte
Lam
Lam
Non fu romantico e fortuna c'era il vino
Do Re Sol
Do Re Sol
E l'importante fu passare un'altra notte
Lam
Lam
Dicono che quel posto è un po' il cesso del mondo
Do Re Sol
Do Re Sol
Non è per te se vai cercando gente brava
Lam
Lam
Però qualcosa ci sarà di bello in fondo
Do Re Sol
Do Re Sol
Forse quel gatto tra i rifiuti che mangiava
L'angolo delle cover:
Giovanni del Grillo, che è stato anche pianista di Stefano Rosso per cinque anni, canta "Lilly del West":
venerdì 20 giugno 2014
Quella notte che Bessie cantò
Dopo la bella "Vado", Stefano è sbarcato in America e con "Quella notte che Bessie cantò" ci fa vivere l'atmosfera di un "night" americano con tanto di piano da "saloon".
Nel testo ancora una volta tanti riferimenti a città degli States come Chicago e New Orleans, quest'ultima famosa non solo per il carnevale ma anche per la musica jazz.
L'atmosfera di festa chiassosa e allegra è palpabile e non si può far a meno di tenere il ritmo con il piede.
Per l'assolo questa volta Stefano sceglie uno strumento insolito ma molto azzeccato vista l'atmosfera della canzone, il "kazoo".
QUELLA NOTTE CHE BESSIE CANTO'
Quella notte che Bessie cantò
Che gran festa si fece a New Orleans
Lobbie al piano fumava
Qualcuno beveva
Quella notte che Bessie cantò
Quella notte che Bessie cantò
D'altre stelle la voce volò
E raggiunse Chicago, qualcuno pensò
Ma son certo più in alto arrivò
E si sentì cantare in mille ritmi "Mississippi blues"
"Mississippi blues"(On the river) "Mississippi blues"
Poi Pigmalione fece un salto
E sopra un tavolo arrivò
E allora tutti a incominciare:grande gara di "Foxtrot"
Quella notte che Bessie cantò
Che gran festa si fece a New Orleans
Lobbie al piano fumava
Qualcuno beveva
Quella notte che Bessie cantò
E si sentì cantare in mille ritmi "Mississippi blues"
"Mississippi blues"(On the river) "Mississippi blues"
Poi Pigmalione fece un salto
E sopra un tavolo arrivò
E allora tutti a incominciare:grande gara di "Foxtrot"
Quella notte che Bessie cantòAltre stelle a un piano più su
C'era Gianni, che freddo, non cantava più
Lo sa Bessie, lo so io, lo sai tu
La la la la la la la la la la la la la la la ......
L'angolo degli accordi:
Intro:Sib-Fa-Sol-Re-Sol-Do-Fa
Fa Do Fa
Quella notte che Bessie cantò
Do Fa
Do Fa
Che gran festa si fece a New Orleans
Sib Mi
Sib Mi
Lobbie al piano fumava
Re7 Fa
Re7 Fa
Qualcuno beveva
Re7 Sol Do
Re7 Sol Do
Quella notte che Bessie cantò
Fa Do Fa
Fa Do Fa
Quella notte che Bessie cantò
Do Fa
Do Fa
D'altre stelle la voce volò
Sib Mi Re7 Fa
Sib Mi Re7 Fa
E raggiunse Chicago, qualcuno pensò
Sol Do Fa
Sol Do Fa
Ma son certo più in alto arrivò
Sib Sol
Sib Sol
E si sentì cantare in mille ritmi "Mississippi blues"
Sib Sol Sib Sol
Sib Sol Sib Sol
"Mississippi blues"(On the river) "Mississippi blues"
Poi Pigmalione fece un salto
Fa
Fa
E sopra un tavolo arrivò
Sol Do# Do
Sol Do# Do
E allora tutti a incominciare:grande gara di "Foxtrot"
Fa Do Fa
Fa Do Fa
Quella notte che Bessie cantò
Do Fa
Do Fa
Che gran festa si fece a New Orleans
Sib Mi
Sib Mi
Lobbie al piano fumava
Re7 Fa
Re7 Fa
Qualcuno beveva
Do Fa
Do Fa
Quella notte che Bessie cantò
Assolo:Fa-Do-Fa-Fa-Do-Fa-Sib-Fa-Sol-Sib- Fa
Sib Sol
Assolo:Fa-Do-Fa-Fa-Do-Fa-Sib-Fa-Sol-Sib- Fa
Sib Sol
E si sentì cantare in mille ritmi "Mississippi blues"
Sib Sol Sib Sol
Sib Sol Sib Sol
"Mississippi blues"(On the river) "Mississippi blues"
Poi Pigmalione fece un salto
Fa
Fa
E sopra un tavolo arrivò
Sol Do# Do
Sol Do# Do
E allora tutti a incominciare:grande gara di "Foxtrot"
Fa Do Fa
Fa Do Fa
Quella notte che Bessie cantò
Do Fa
Do Fa
Altre stelle a un piano più su
Sib Mi Re7 Fa
Sib Mi Re7 Fa
C'era Gianni, che freddo, non cantava più
Do Fa
Do Fa
Lo sa Bessie, lo so io, lo sai tu
La la la la la la la la la la la la la la la ......
mercoledì 18 giugno 2014
Vado
Inizia il viaggio di Stefano Rosso alla conquista dell'America con "Vado".
La canzone ovviamente è piena di riferimenti agli States, ci sono gli yankee, Las Vegas, il poker, Cristoforo Colombo e persino personaggi dei fumetti quali "Il grande Bleck" e "Dinamite Bla".
L'arrangiamento invece strizza l'occhio alla musica country e non poteva mancare l'utilizzo del banjo, strumento molto amato da Stefano.
VADO
Vado, taglio l'atlantico alla grande
Ninetta mia non far domande
Un giorno forse capirai
Vado, con la mia faccia da trentenne
Miseria e fame in FM
Senza il contratto della Rai
Vado dietro la rotta di Colombo
Porto canzoni, libri e piombo
Dannato yankee aspetta là
Vado, sta attento vecchio paperone
Con la tua faccia da ladrone
Che arriva a Dinamite Bla
E tu Nina mia non piangere ogni giorno
Perché io vado, prendo l'America e poi torno
Tu Nina mia non piangere perché
Vado, la prendo e la regalo a te
Nina mia bella come una puttana
Ti bacio e scappo che l'America è lontana
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Vado, vendicherò tutti i parenti
Partiti intorno agli anni venti
E non tornarono mai più
Vado, con le mie idee coi miei trent'anni
Quello che scotta è nei panni
Sotto un calzone grigio-blù
Vado, compro tutte le noccioline
Spacco un miliardo di vetrine
Poi prendo il piatto con due jack
Vado, Las Vegas, te ti taglio i fili
Poi senza fonde né fucili
Taglio i capelli al grande Bleck
E tu Nina mia non piangere ogni giorno
Perché io vado, prendo l'America e poi torno
Tu Nina mia non piangere perché
Vado, la prendo e la regalo a te
Nina mia bella come una puttana
Ti bacio e scappo che l'America è lontana
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Vado, taglio l'atlantico alla grande
Ninetta mia non far domande
Un giorno forse capirai
Vado, c'è un vecchio amico che m'aspettaLui là s'è fatto la casetta
Chissà se tu m'aspetterai
E tu Nina mia non piangere ogni giorno
Perché io vado, prendo l'America e poi torno
Tu Nina mia non piangere perché
Vado, la prendo e la regalo a te
Nina mia bella come una puttana
Ti bacio e scappo che l'America è lontana
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
L'angolo degli accordi:
Intro:Sol- Sol9-Sol
Re7 Sol Sol9 Sol
Vado, taglio l'atlantico alla grande
R7
Ninetta mia non far domande
Sol Sol9 Sol
Un giorno forse capirai
Re7 Sol Sol9 Sol
Vado, con la mia faccia da trentenne
Re7
Miseria e fame in FM
Sol-Sol9-Sol
Senza il contratto della Rai
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado dietro la rotta di Colombo
Re7
Porto canzoni, libri e piombo
Sol-Sol9-Sol
Dannato yankee aspetta là
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, sta attento vecchio paperone
Re7
Con la tua faccia da ladrone
Sol-Sol9-Sol
Che arriva a Dinamite Bla
Mi La
E tu Nina mia non piangere ogni giorno
Re Re7 Sol
Perché io vado, prendo l'America e poi torno
Mi La
Tu Nina mia non piangere perché
Re Re7 Sol
Vado, la prendo e la regalo a te
Mi La
Nina mia bella come una puttana
Re Re7 Sol
Ti bacio e scappo che l'America è lontana
Mi La Re Re7 Sol-Sol9-Sol
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, vendicherò tutti i parenti
Re7
Partiti intorno agli anni venti
Sol-Sol9-Sol
E non tornarono mai più
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, con le mie idee coi miei trent'anni
Re7
Quello che scotta è nei panni
Sol-Sol9-Sol
Sotto un calzone grigio-blù
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, compro tutte le noccioline
Re7
Spacco un miliardo di vetrine
Sol-Sol9-Sol
Poi prendo il piatto con due jack
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, Las Vegas, te ti taglio i fili
Re7
Poi senza fonde né fucili
Sol-Sol9-Sol
Taglio i capelli al grande Bleck
Mi La
E tu Nina mia non piangere ogni giorno
Re Re7 Sol
Perché io vado, prendo l'America e poi torno
Mi La
Tu Nina mia non piangere perché
Re Re7 Sol
Vado, la prendo e la regalo a te
Mi La
Nina mia bella come una puttana
Re Re7 Sol
Ti bacio e scappo che l'America è lontana
Mi La Re Re7 Sol
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, taglio l'atlantico alla grande
Re7
Ninetta mia non far domande
Sol-Sol9-Sol
Un giorno forse capirai
Re7 Sol-Sol9-Sol
Vado, c'è un vecchio amico che m'aspetta
Re7
Lui là s'è fatto la casetta
Sol-Sol9-Sol
Chissà se tu m'aspetterai
Mi La
E tu Nina mia non piangere ogni giorno
Re Re7 Sol
Perché io vado, prendo l'America e poi torno
Mi La
Tu Nina mia non piangere perché
Re Re7 Sol
Vado, la prendo e la regalo a te
Mi La
Nina mia bella come una puttana
Re Re7 Sol
Ti bacio e scappo che l'America è lontana
Mi La Re Re7 Sol
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Mi La Re Re7 Sol
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Mi La Re Re7 Sol
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
Mi La Re Re7 Sol
Yakoo lei tu lai leii o leii ai
L'angolo live:
Una bella versione live acustica della canzone:
L'angolo live:
Una bella versione live acustica della canzone:
lunedì 16 giugno 2014
Volo
Altro cambio di etichetta per Stefano che passa ora alla Lupus, che aveva comprato il catalogo della Ciao Records.
Sotto questa nuova etichetta dà alle stampe nel 1981 il disco "Vado, prendo l'America...e torno!".
E' una sorta di concept-album il cui tema portante è ovviamente l'America, descritta da Rosso da diverse angolazioni, c'è la passione italiana alla "Nando Moriconi" (celebre personaggio interpretato da Sordi in "Un americano a Roma") per tutto ciò che è americano in "Malati di far west", c'è il tema dell'emigrazione trattato in "Vado" e le tematiche politiche di "Amerika".
Un disco molto solido e bello che canzone per canzone andremo ad analizzare, iniziando da "Volo", un breve pezzo che fa da introduzione al disco e anche da finale, c'è solo una piccola differenza nel testo, Stefano infatti nell'intro dice: "volo e sento tutto dentro me" mentre nella "reprise" finale: "volo e già finisce tutto dentro me".
La canzone si apre con un delicato arpeggio di acustica, poi Rosso ci introduce nella sua stanza che è piena di dischi usati e di pacchetti di sigarette, poi spicca il volo e noi insieme a lui per scoprire questo altro incredibile e bellissimo disco che inutile dirlo non ebbe il successo che meritava.
Anche Stefano raramente suonò dal vivo le canzoni di questo Lp.
Il disco è stato registrato negli studi Titania di Roma con il tecnico del suono Thierry Tizorin.
La produzione e gli arrangiamenti sono curati dallo stesso Rosso insieme a Mark Harris, che in futuro collaborerà con altri grandi nomi della musica italiana, quali Pino Daniele, Jannacci, Gaber, Mia Martini e anche con alcune star internazionali come Al Jarreau e Randy Crawford.
Anche Stefano raramente suonò dal vivo le canzoni di questo Lp.
Il disco è stato registrato negli studi Titania di Roma con il tecnico del suono Thierry Tizorin.
La produzione e gli arrangiamenti sono curati dallo stesso Rosso insieme a Mark Harris, che in futuro collaborerà con altri grandi nomi della musica italiana, quali Pino Daniele, Jannacci, Gaber, Mia Martini e anche con alcune star internazionali come Al Jarreau e Randy Crawford.
VOLO
Nella mia stanza tanti libri colorati
Tre pacchetti vuoti, un disco nuovo, tanti usati
Conto le lattine, con l'orecchio su un rag-time
E volo, dove chi lo sa
Volo e sento che mi va
Prendo un "Douglas" e "Via col vento"
Prendo l'ultimo metrò
Come è bello quando sento
Che ho capito e che lo so
Che è più facile scalare la montagna più alta se
Volo e sento tutto questo dentro me
L'angolo degli accordi:
Intro:Do-Sol-Lam-Mi-Fa-Sol-Do-Sol (2volte)
Do Sol Lam
Nella mia stanza tanti libri colorati
Fa Sol Do
Tre pacchetti vuoti, un disco nuovo, tanti usati
Do Sol Lam
Conto le lattine, con l'orecchio su un rag-time
Do-Lam Fa Sol
Do-Lam Fa Sol
E volo, dove chi lo sa
Do-Lam Fa Sol
Do-Lam Fa Sol
Volo e sento che mi va
Do Lam
Do Lam
Prendo un "Douglas" e "Via col vento"
Fa Sol
Fa Sol
Prendo l'ultimo metrò
Do Lam
Do Lam
Come è bello quando sento
Fa Sol
Fa Sol
Che ho capito e che lo so
Do Rem Fa Rem
Do Rem Fa Rem
Che è più facile scalare la montagna più alta se
Do-Lam Fa Sol Do
Do-Lam Fa Sol Do
Volo e sento tutto questo dentro me
L'angolo delle cover:
Simone Avincola esegue "Volo":
L'angolo delle cover:
Simone Avincola esegue "Volo":
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