Dopo "Miracolo Italiano" Stefano Rosso torna a parlare di politica e del sociale nella canzone "E-mail al presidente", ovviamente alla sua maniera, con tanta ironia e sarcasmo.
I personaggi della canzone si rivolgono al Presidente del Consiglio per lamentarsi della propria condizione sociale, abbiamo il ragazzino che ha freddo a scuola, il laureato disoccupato e l'operaio che guadagna poco.
Stefano si diverte anche a fare le "vocine", imitando quella del vecchietto sdentato o quella di Silvio Berlusconi con l'espressione "Mi consenta", ormai suo marchio di fabbrica.
Musicalmente la canzone è un po' ripetitiva, mancando anche di un ritornello, come se in questo caso per Stefano la cosa più importante fosse rappresentata dal testo e dal messaggio da mandare.
Il banjo è ancora una volta in primo piano.
E-MAIL AL PRESIDENTE
Sig. Presidente sono un ragazzino
Che a scuola ha tanto freddo
Basterebbe anche un cerino
Sig.Presidente faccio il centravanti
Ma sono un Italiano
E posti non ce ne son tanti
Sig.presidente sono laureato
Volevo fare il medico
Ma fò il disoccupato
Sig.Presidente faccio l'operaio
Se mi va bene pago
La pigione e il macellaio
Sig.Presidente va peggio di prima
Avevo mille sogni
m'è rimasta la schedina
Sig.Presidente sono pensionato
Chissà se riesco a prendere
I soldi che v'ho dato
Sig.Presidente se vo' in paradiso
Mi basterebbe un sigaro
E una ciotola di riso
Sig.Presidente se vo' giù all'inferno
Speriamo non ci siano tasse
Ne ci sia governo
Sig.Presidente me so' reincarnato
Mannaggia la puttana
E a me che ci son ritornato
Sig.Presidente io non volevo tornare
"Mi consenta" non volevo venire
"E' ovvio c'era un omo 'nterra"
Ci piacciono i buoi l'abbacchio e le galline
Mannaggia all'immortecci 'nse po' ca ciù e viè giù
Porca troia non mi contano i torni
Non mi tornano i conti
A "buciardi"!....
L'angolo degli accordi:
Re La
Sig. Presidente sono un ragazzino
Che a scuola ha tanto freddo
Re
Basterebbe anche un cerino
La
Sig.Presidente faccio il centravanti
Ma sono un Italiano
Re
E posti non ce ne son tanti
La
Sig.presidente sono laureato
Volevo fare il medico
Re
Ma fò il disoccupato
La
Sig.Presidente faccio l'operaio
Se mi va bene pago
Re
La pigione e il macellaio
La
Sig.Presidente va peggio di prima
Avevo mille sogni
Re
m'è rimasta la schedina
La
Sig.Presidente sono pensionato
Chissà se riesco a prendere
Re
I soldi che v'ho dato
La
Sig.Presidente se vo' in paradiso
Mi basterebbe un sigaro
Re
E una ciotola di riso
La
Sig.Presidente se vo' giù all'inferno
Speriamo non ci siano tasse
Re
Ne ci sia governo
La
Sig.Presidente me so' reincarnato
Mannaggia la puttana
Re
E a me che ci son ritornato
------Parlato---------
Sig.Presidente io non volevo tornare
"Mi consenta" non volevo venire
"E' ovvio c'era un omo 'nterra"
Ci piacciono i buoi l'abbacchio e le galline
Mannaggia all'immortecci 'nse po' ca ciù e viè giù
Porca troia non mi contano i torni
Non mi tornano i conti
A "buciardi"!....
L'angolo live:
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