"... ma niente più" è la canzone che apre il terzo disco di Stefano Rosso, dal titolo "Bioradiofotografie".
Anche questo LP è prodotto dalla RCA, anche se stavolta la produzione e gli arrangiamenti sono affidati a Gianni Marchetti che va a sostituire Antonio Coggio.
Il disco esce nel 1979 e sul retro della copertina c'è l'attrice Michela Miti nella parte della ragazza a cui è stata fatta la radiografia.
"...niente più" viene scelta anche come lato A del 45 giri che sul lato B ha invece "Ragazza sola".
Questo sarà anche l'ultimo album di Stefano sotto etichetta RCA, che tra l'altro fece una promozione molto blanda e la cosa ovviamente si ripercosse sulle vendite non esaltanti del disco.
Rosso decise così di passare ad un'altra etichetta, la "Ciao Records".
Ma torniamo alla canzone che ha molto di autobiografico.
Sopratutto quando Stefano dice: "Ho lasciato gli anni verdi e gli occhi tra la scuola e il regno dei balocchi" e ancora: "M'è toccata una famiglia incerta che m'ha dato un tetto e una coperta, che m'ha detto figlio mio apri gli occhi benedici il pane che ora tocchi".
Molto bello anche il verso: "C'è chi vive con le sue illusioni io lo faccio con le mie canzoni".
Dal punto di vista musicale il brano presenta una linea di basso interessante che non si limita ad un mero accompagnamento, donando alla canzone una marcia in più.
Viene fatto largo uso del sintetizzatore, cosa che in passato raramente è accaduta nei pezzi di Stefano, che si diverte anche ad eseguire una seconda voce di controcanto in alcune parti del brano.
Rosso girò anche un video per questa canzone, se qualche lettore di questo blog l'avesse può contattarmi così lo inserisco nel sito.
...MA NIENTE PIU'
Ho lasciato gli anni verdi e gli occhi
tra la scuola e il regno dei balocchi
ho lasciato il libro e il fiocco al collo
per un piatto di minestra e un pollo
ho lasciato il quadro mio a metà
per la bici o per l'ingenuità
m'è toccata una famiglia incerta
che m'ha dato un tetto e una coperta
che m'ha detto: "Figlio mio apri gli occhi
benedici il pane che ora tocchi".
E papà tornava tardi a notte
e sembrava che parlasse a botte
quando poi capì ch'era finita
ci lasciò due lacrime e la vita.
... ma niente più
... ma niente più
Ho lasciato la mia strada antica
sulla nuova incontrai la fatica
ci ho trovato la ragazza giusta
con il cuore in mano e con la frusta
l'ho rivista l'altra sera poi
e tre figli a tavola con noi
e se Dio m'ha dato due polmoni
l'ho giocati per tre sigarette
e se pure ci son santi buoni
c'è chi vive con le scarpe strette
forse lascerò alla mia partenza
la saggezza od una villa al mare
due pagnotte dentro una credenza
conti in banca o vino da gustare
... ma niente più
... ma niente più
C'è chi ha il mondo ha fatto guerre strane
c'è chi ha fatto guerra alle puttane
c'è chi vive con le sue illusioni
io lo faccio con le mie canzoni
io che passo i miei tramonti al lido
sotto un tetto mi son fatto il nido
chi s'è fatto un nido e chi un palazzo
chi non sverna e chi va sulla luna
e chi dice "In croce è morto un pazzo"
e chi non ha amato mai nessuna
c'è chi al mondo ha dato tutto quanto
io gli ho dato i giorni miei e un rimpianto
e chi più chi meno ha fatto storia
a qualcuno resta la memoria
... ma niente più
... ma niente più
... ma niente più
tra la scuola e il regno dei balocchi
ho lasciato il libro e il fiocco al collo
per un piatto di minestra e un pollo
ho lasciato il quadro mio a metà
per la bici o per l'ingenuità
m'è toccata una famiglia incerta
che m'ha dato un tetto e una coperta
che m'ha detto: "Figlio mio apri gli occhi
benedici il pane che ora tocchi".
E papà tornava tardi a notte
e sembrava che parlasse a botte
quando poi capì ch'era finita
ci lasciò due lacrime e la vita.
... ma niente più
... ma niente più
Ho lasciato la mia strada antica
sulla nuova incontrai la fatica
ci ho trovato la ragazza giusta
con il cuore in mano e con la frusta
l'ho rivista l'altra sera poi
e tre figli a tavola con noi
e se Dio m'ha dato due polmoni
l'ho giocati per tre sigarette
e se pure ci son santi buoni
c'è chi vive con le scarpe strette
forse lascerò alla mia partenza
la saggezza od una villa al mare
due pagnotte dentro una credenza
conti in banca o vino da gustare
... ma niente più
... ma niente più
C'è chi ha il mondo ha fatto guerre strane
c'è chi ha fatto guerra alle puttane
c'è chi vive con le sue illusioni
io lo faccio con le mie canzoni
io che passo i miei tramonti al lido
sotto un tetto mi son fatto il nido
chi s'è fatto un nido e chi un palazzo
chi non sverna e chi va sulla luna
e chi dice "In croce è morto un pazzo"
e chi non ha amato mai nessuna
c'è chi al mondo ha dato tutto quanto
io gli ho dato i giorni miei e un rimpianto
e chi più chi meno ha fatto storia
a qualcuno resta la memoria
... ma niente più
... ma niente più
... ma niente più
Mi Fa#m
Ho lasciato gli anni verdi e gli occhi
La Mi
tra la scuola e il regno dei balocchi
Fa#m
ho lasciato il libro e il fiocco al collo
La Mi
per un piatto di minestra e un pollo
Fa#m
ho lasciato il quadro mio a metà
La Mi
per la bici o per l'ingenuità
Fa#m
m'è toccata una famiglia incerta
La Mi
che m'ha dato un tetto e una coperta
Fa#m
che m'ha detto: "Figlio mio apri gli occhi
La Mi
benedici il pane che ora tocchi"
Fa#m
E papà tornava tardi a notte
La Mi
e sembrava che parlasse a botte
Fa#m
quando poi capì ch'era finita
La Mi
ci lasciò due lacrime e la vita.
Fa#m La Mi
... ma niente più
Fa#m La Mi
... ma niente più
Mi Fa#m
Ho lasciato la mia strada antica
La Mi
sulla nuova incontrai la fatica
Fa#m
ci ho trovato la ragazza giusta
La Mi
con il cuore in mano e con la frusta
Fa#m
l'ho rivista l'altra sera poi
La Mi
e tre figli a tavola con noi
Fa#m
e se Dio m'ha dato due polmoni
La Mi
l'ho giocati per tre sigarette
Fa#m
e se pure ci son santi buoni
La Mi
c'è chi vive con le scarpe strette
Fa#m
forse lascerò alla mia partenza
La MI
la saggezza od una villa al mare
Fa#m
due pagnotte dentro una credenza
La Mi
conti in banca o vino da gustare
Fa#m La Mi
... ma niente più
Fa#m La Mi
... ma niente più
Fa# Sol#m
C'è chi ha il mondo ha fatto guerre strane
Si Fa#
c'è chi ha fatto guerra alle puttane
Sol#m
c'è chi vive con le sue illusioni
Si Fa#
io lo faccio con le mie canzoni
Sol#m
io che passo i miei tramonti al lido
Si Fa#
sotto un tetto mi son fatto il nido
Sol#m
chi s'è fatto un nido e chi un palazzo
Si Fa#
chi non sverna e chi va sulla luna
Sol#m
e chi dice "In croce è morto un pazzo"
Si Fa#
e chi non ha amato mai nessuna
Sol#m
c'è chi al mondo ha dato tutto quanto
Si Fa#
io gli ho dato i giorni miei e un rimpianto
Sol#m
e chi più chi meno ha fatto storia
Si Fa#
a qualcuno resta la memoria
Si Sol#m Fa#
... ma niente più
Si Sol#m Fa#
... ma niente più
Si Sol#m Fa#
... ma niente più
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