Con "La banda degli zulù", Rosso disegna un acquerello della sua amata Trastevere, per la precisione di Santa Maria in Trastevere, con ragazzi che bighellonano senza far nulla vicino ad una fontana, altri che suonano e altri ancora che fanno colletta.
Appena parte la canzone sembra di essere lì insieme a Stefano ad osservare questo spaccato di vita romana.
Nella canzone non poteva mancare la consueta ironia di Stefano: "Ma il governo se un bel giorno cambierà sai che bella fine fanno quelli là...".
Musicalmente il pezzo è molto ritmato con un piano allegro e saltellante a far da contrappunto al cantato di Stefano.
Questa volta le sonorità acustiche vengono lasciate da parte a favore di chitarre elettriche, di un basso corposo e di una batteria incalzante.
Ci sono anche dei cori femminili, che sono a firma del gruppo dei Baba Yaga, formato da Isabella Sodani, Rita Mariano e Patrizia Neri.
Stefano mostrerà il suo apprezzamento per questo pezzo riproponendolo più volte in veste acustica nei suoi concerti dal vivo.
LA BANDA DEGLI ZULU'
Ecco la banda degli zulù
dice la gente di sangue blù
son tutti matti qualcuno fa
e un altro dice sarà l'età
Son seduti alla fontana
non li vogliono nel bar
non consumano mai niente
e il barista non ci sta
io c'ho famija nun se pò fa
Chi suona il flauto, chi fa colletta
chi prede il sole e chi va di fretta
qualcuno ha detto che la madama
fa una retata sulla fontana
Dice bimba è andata bene ho già fatto mille e sei
due si baciano, uno canta all are ready want to do
questa è la banda degli zulù
Poi tramonta il sole e sono ancora la
e qualcuno il sacco a pelo non ce l'ha
dice Susy, be venite su da me
è in crociera il vecchio e a casa posto c'è
Poi c'è un terzetto che guarda il gruppo
ma guarda quello, ma quanto è brutto
e le ragazze che fanno schifo,
che non si lavano nemmeno il viso
Ma il governo se un bel giorno cambierà
sai che bella fine fanno quelli la
poi si voltan, e nel bar entrano a bere
un magnaccia, un ladro e un contrabbandiere..
la la lalala.. la la lala
L'angolo degli accordi:
Do Sol
Ecco la banda degli zulù
Fa Do
dice la gente di sangue blù
dice la gente di sangue blù
Sol
son tutti matti qualcuno fa
son tutti matti qualcuno fa
Fa Do
e un altro dice sarà l'età
e un altro dice sarà l'età
Lab
Son seduti alla fontana
Son seduti alla fontana
Do
non li vogliono nel bar
non li vogliono nel bar
Lab
non consumano mai niente
non consumano mai niente
Do
e il barista non ci sta
e il barista non ci sta
Sol Do
io c'ho famija nun se pò fa
Sol
Chi suona il flauto, chi fa colletta
io c'ho famija nun se pò fa
Sol
Chi suona il flauto, chi fa colletta
Fa Do
chi prede il sole e chi va di fretta
Sol
qualcuno ha detto che la madama
qualcuno ha detto che la madama
Fa Do
fa una retata sulla fontana
Lab Do
Dice bimba è andata bene ho già fatto mille e sei
Dice bimba è andata bene ho già fatto mille e sei
Lab Do
due si baciano, uno canta all are ready want to do
due si baciano, uno canta all are ready want to do
Sol Do
questa è la banda degli zulù.
questa è la banda degli zulù.
Lam Re
Poi tramonta il sole e sono ancora la
Lam Do
e qualcuno il sacco a pelo non ce l'ha
Lam Re
dice Susy, be venite su da me
Do Sol Do
è in crociera il vecchio e a casa posto c'è.
Sol
Poi c'è un terzetto che guarda il gruppo
Sol
Poi c'è un terzetto che guarda il gruppo
Fa Do
ma guarda quello, ma quanto è brutto
Sol
e le ragazze che fanno schifo
Fa Do
che non si lavano nemmeno il viso
Lam Re
Ma il governo se un bel giorno cambierà
Lam Do
sai che bella fine fanno quelli la
Lam Re
poi si voltan, e nel bar entrano a bere
poi si voltan, e nel bar entrano a bere
Do Sol Do
un magnaccia, un ladro e un contrabbandiere
Sol Fa Do
la la lalala.. la la lala la la la la
la la lalala.. la la lala la la la la
L'angolo live:
Come detto in precedenza, Stefano Rosso ha spesso suonato questa canzone dal vivo.
La prima esecuzione che sentiamo è presa da un concerto fatto al "Lettere Caffè" di Roma il 7.6.2002:
La seconda performance invece è tratta da un live al Jailbreak di Roma del 20.11.2003.
Alla fine del pezzo si può sentire Stefano che scherza con il pubblico.
Stefano amava spesso parlare tra una canzone e l'altra, raccontare aneddoti, fare battute e prendere a volte bonariamente in giro il pubblico, con quell'ironia tipica romana, come avviene appunto in questa occasione:
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