"Malati di Far West" è un'altra bella canzone dell'album "Vado, prendo l'America... e torno".
Ancora una volta Stefano con la sua poesia ci fornisce uno spaccato della nostra Italia, "che muore di finanza...", "che mangia carboidrati" e "che fa i suoi comodi con i poveri e i soldati".
Insomma un'Italia dove convivono varie anime e sentimenti, dove poesia, bellezza e allegria si mischiano a povertà e tristezza.
Ma l'amore di Rosso per la nostra Italia è troppo grande e vince anche sui problemi e sulle cose negative:(...non la cambierei con niente mai perché, mi fa soffrire da lontano e capirete, ha gli occhi neri e il culo come piace a me").
Il pezzo è contraddistinto dal bel fingerpicking di Stefano, che da alla canzone un ritmo sostenuto e serrato, poi nell'inciso il ritmo cambia, si abbassa e Rosso racconta amaro come agli inizi non venisse gratificato per le sue canzoni ("dove stampai le mie prime canzoni, pagato a pesci in faccia da buffoni").
L'atmosfera è ancora una volta molto country e non a caso Rosso sceglie di guarnire la canzone con una bella armonica a bocca.
Nel 2001 in occasione dell'uscita dell'album "Il Meglio", Stefano ha re-inciso la canzone.
L'arrangiamento fa perdere un po' l'atmosfera country della canzone, l'armonica viene eliminata, così come il verso "dove la favola finisce bene è vero ma sopra i libri e in qualche ministero".
Nel complesso però il nuovo arrangiamento funziona molto bene e anche la voce di Stefano sembra godere di una seconda giovinezza nonostante siano passati ben vent'anni dall'incisione originale.
L'arrangiamento fa perdere un po' l'atmosfera country della canzone, l'armonica viene eliminata, così come il verso "dove la favola finisce bene è vero ma sopra i libri e in qualche ministero".
Nel complesso però il nuovo arrangiamento funziona molto bene e anche la voce di Stefano sembra godere di una seconda giovinezza nonostante siano passati ben vent'anni dall'incisione originale.
Ed ora godiamoci una rarissima versione live eseguita a Berlino nel 1981, per questa chicca ringraziamo calorosamente Ludovico!
MALATI DI FAR WEST
Questa è l'Italia mia malata di Far West
con troppa gente che scarseggia in allegria,
dei mille santi in cielo e dalla chioma bruna,
dei capoccioni e della cassa malattia.
Così è l'Italia mia che soffre a "MEZZOGIORNO"
che sputa rabbia,figli e sogna la poesia,
che ingoia il rospo e che si medica col vino,
dove c'è mamma dove c'è Ninetta mia.
Questa è l'Italia mia che muore di finanza
dove i miei vecchi mi hanno fatto professore
perché crescevo in testa e mamma là in "panza"
dove ho confuso il portafogli con l'amore.
Dove imparai la mia prima poesia
casa de mamma casa de mamma mia,
dove gridai la mia prima preghiera
prima di masturbarmi beh! quasi ogni sera,
dove ho capito che la vita è bella
e se non fosse tanto hai solo quella,
dove stampai le mie prime canzoni
pagato a pesci in faccia da buffoni.
Questa è l'Italia mia malata di Far West
con troppa gente che scarseggia in allegria,
dei mille santi in cielo e dalla chioma bruna,
dei capoccioni e della cassa malattia.
Questa è l'Italia mia che mangia carboidrati
carne Argentina e veste il culo coi Blue Jeans,
che fa i suoi comodi con i poveri e i soldati
e impreca a chi inventò il lavoro il lunedì
dove ho saputo che puoi vivere alla grande
ma senza sbrufoli senza mutande,
dove la favola finisce bene è vero
ma sopra i libri e in qualche ministero
dove ho sorriso e allora mi ha risposto:
non t'allargare amico e stai al tuo posto,
dove ho scoperto poi chi era la befana
dei figli è mamma e per i grandi è una puttana.
Questa è l'Italia mia che copia le canzoni,
ma non la cambierei con niente mai perché
mi fa soffrire da lontano e capirete
ha gli occhi neri e il culo come piace a me.
L'angolo degli accordi: (Fanno riferimento alla versione del 2001)
Intro :Sol-Do-Re-Sol (2 volte)
Sol Do
Questa è l'Italia mia malata di Far West
Re Sol
Con troppa gente che scarseggia in allegria
Do
Dei mille santi in cielo e dalla chioma bruna
Re
Dei capoccioni e della cassa malattia
Sol Do
Così è l'Italia mia che soffre a mezzogiorno
Re Sol
Che sputa rabbia, figli e sogna la poesia
Do
Che ingoia il rospo e che si medica col vino
Re
Dove c'è mamma, dove c'è Ninetta mia
Sol Do
Questa è l'Italia mia che muore di finanza
Re Sol
Dove i miei vecchi mi hanno fatto professore
Do
Perché crescevo in testa e mamma là in panza
Re
Dove ho confuso il portafogli con l'amore
Do Sim
Dove imparai la mia prima poesia
Do Sim
Casa de mamma, casa de mamma mia
Do Sim
Dove gridai la mia prima preghiera
Do Sim
Prima di masturbarmi, beh quasi ogni sera
Do Sim
Dove ho capito che la vita è bella
Do Sim
E se non fosse tanto hai solo quella
Do Sim
Dove stampai le mie prime canzoni
Do Re
Pagato a pesci in faccia da buffoni
Sol Do
Questa è l'Italia mia malata di Far West
Re Sol
Con troppa gente che scarseggia in allegria
Do
Dei mille santi in cielo e dalla chioma bruna
Re
Dei capoccioni e della cassa malattia
Sol Do
Questa è l'Italia mia che mangia carboidrati
Re Sol
Carne argentina e veste il culo coi Blue Jeans
Do
Che fa i suoi comodi coi poveri e i soldati
Re
E impreca a chi inventò il lavoro il lunedì
Do Sim
Dove ho saputo che puoi vivere alla grande
Do Sim
Ma senza sbrufoli, senza mutande
Do Sim
Dove la favola finisce bene è vero
Do Sim
Ma sopra i libri e in qualche ministero
Do Sim
Dove ho sorriso e allora mi han risposto
Do Sim
Non t'allargare amico e stai al tuo posto
Do Sim
Dove ho scoperto poi chi era la befana
Do Re
Dei figli è mamma e per i grandi è una puttana
Sol Do
Questa è l'Italia mia che copia le canzoni
Re Sol
Ma non la cambierei per niente mai perché
Do
Mi fa soffrire da lontano e capirete
Re
Ha gli occhi neri e il culo come piace a me
Coda:Sol-Do-Re-Sol
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