E' passato appena un anno dalla pubblicazione del bell'album "Vado, prendo l'America... e torno" e Stefano è già pronto a pubblicare un nuovo lavoro, anche questo è una sorta di "concept album", dopo aver infatti dedicato un Lp all'America ora ne dedica uno alle donne.
Si intitola per l'appunto "Donne" il nuovo disco che è esce nel 1982 sempre sotto etichetta Lupus, ed è ovviamente tutto dedicato all'universo femminile.
L'album è registrato agli studi Titania di Roma ed il tecnico del suono è Giampaolo Beltrame, mentre il fratello Maurizio si occupa della copertina dell'album che ritrae Stefano Rosso che imbraccia la chitarra acustica mentre dietro di lui campeggia la città di New York con i suoi grattacieli.
Le musiche sono tutte arrangiate da Rosso.
La prima traccia si chiama "Come te" ed è un pezzo prevalentemente acustico con la voce di Stefano registrata con molto riverbero e i sintetizzatori a ricreare un curioso e bizzarro effetto cornamusa.
Il pezzo diciamolo non è esaltante e risulta un po' ripetitivo nella sua progressione armonica.
Va detto anche che dopo un disco come "Vado, prendo l'America... e torno" in cui Rosso aveva scritto una canzone più bella dell'altra era sicuramente difficile fare di meglio e comunque il prosieguo di "Donne" ci regalerà altre canzoni di qualità.
Come te apro gli occhi e penso un poco a Dio
Come te e mi chiedo se poi esiste il mio
E tu sai non sono più un bambino
Ho passato da un bel po' i vent'anni
Mi avvicino così più a tuo padre
Anche se io porto meglio i panni
Come te apro gli occhi e la televisione
Come te io mi sveglio e fischio una canzone
E ho bisogno di bagnarmi gli occhi
Con la pioggia un attimo di gioia
Ho bisogno che un po' tu mi tocchi
E di allontanare questa noia
Come te apro gli occhi e non mi frega niente
Come te ho bisogno invece della gente
E così domani usciamo insieme
E staremo attenti a non far figli
Fino al giorno in cui non ci conviene
Con l'amore ammezzerai i confini
Come te ho bisogno di sentirmi vivo
Come te prima buona e dopo un po' cattivo
Come il primo giorno della scuola
Come quando si formò alla svelta
Come in cielo un asino che vola
Come quella frase maledetta
Come te
E così domani usciamo insieme
E staremo attenti a non far figli
Fino al giorno in cui non ci conviene
O diventeremo dei conigli
Come te apro gli occhi e penso un poco a Dio
Come te e mi chiedo se poi esiste il mio
E tu sai non sono più un bambino
Ho passato da un bel po' i vent'anni
Mi avvicino così più a tuo padre
Anche se io porto meglio i panni
Come te
Come te
Come te
Come te
L'angolo degli accordi:
Intro: Sol-Do-Re (2 volte)
Intro: Sol-Do-Re (2 volte)
Sol Do Re
Come te apro gli occhi e penso un poco a Dio
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te e mi chiedo se poi esiste il mio
Sol
Sol
E tu sai non sono più un bambino
Do Re
Do Re
Ho passato da un bel po' i vent'anni
Sol
Sol
Mi avvicino così più a tuo padre
Do Re
Do Re
Anche se io porto meglio i panni
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te apro gli occhi e la televisione
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te io mi sveglio e fischio una canzone
Sol
Sol
E ho bisogno di bagnarmi gli occhi
Do Re
Do Re
Con la pioggia un attimo di gioia
Sol
Sol
Ho bisogno che un po' tu mi tocchi
Do Re
Do Re
E di allontanare questa noia
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te apro gli occhi e non mi frega niente
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te ho bisogno invece della gente
Sol
Sol
E così domani usciamo insieme
Do Re
Do Re
E staremo attenti a non far figli
Sol
Sol
Fino al giorno in cui non ci conviene
Do Re
Do Re
Con l'amore ammezzerai i confini
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te ho bisogno di sentirmi vivo
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te prima buona e dopo un po' cattivo
Sol
Sol
Come il primo giorno della scuola
Do Re
Do Re
Come quando si formò alla svelta
Sol
Sol
Come in cielo un asino che vola
Do Re
Do Re
Come quella frase maledetta
Sol
Sol
Come te
E così domani usciamo insieme
Do Re
Do Re
E staremo attenti a non far figli
Sol
Sol
Fino al giorno in cui non ci conviene
Do Re
Do Re
O diventeremo dei conigli
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te apro gli occhi e penso un poco a Dio
Sol Do Re
Sol Do Re
Come te e mi chiedo se poi esiste il mio
Sol
Sol
E tu sai non sono più un bambino
Do Re
Do Re
Ho passato da un bel po' i vent'anni
Sol
Sol
Mi avvicino così più a tuo padre
Do Re
Do Re
Anche se io porto meglio i panni
Sol Do
Sol Do
Come te
Sol Do
Sol Do
Come te
Sol Do
Sol Do
Come te
Sol Do
Sol Do
Come te
niente male, concordo, sicuramente ha fatto molto più di questo, ma il contesto in cui la sentii la prima volta mi porta comunque a sorridere quando ascolto questo pezzo di Stefano!
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