sabato 17 marzo 2018

C'è un vecchio bar




"C'è un vecchio bar" è una graziosa canzone di Rosso, che purtroppo non incise mai.
Sembra, da molte testimonianze, che l'autore la suonasse ogni tanto nei suoi concerti.
Fortunatamente Andrea Tarquini, che in passato ha suonato varie volte con Rosso, si ricordava il pezzo e lo ha registrato e inserito nel suo disco d'esordio "Reds", che rende tributo alla grande musica di Stefano Rosso.
Nel disco ci sono le cover di molti pezzi celebri di Rosso e anche di qualche pezzo meno noto ma musicalmente molto valido.
Sentiamoci la versione di "C'è un vecchio bar" suonata da Andrea Tarquini:






C'E' UN VECCHIO BAR

C'è un vecchio bar nella mia città
in una piazza tipica si sa
coi capelloni sempre stanchi
ma di cosa questo non si sa.
C'è un vecchio bar nella mia città
e c'è un amico sempre ad aspettar
e un vecchio flipper tipo "William"
che ti da un po' di felicità.
E c'è il filosofo fallito che non sputa mai
e la ragazza per bene che va cercando guai
c'è il ragazzo nero che ti canta il blues
e un vecchio obeso grida: "Non ne posso più!"
C'è un vecchio bar nella mia città
coi tavolini e con le sedie come tutti gli altri bar
ma c'è qualcosa in più tra la gente
ed un certo William ad aspettar.
C'è un vecchio bar nella mia città
e c'è un amico sempre ad aspettar
col manganello e con l'elmetto
che ti da tanta felicità.

L'angolo degli accordi:


Capotasto : 2ft

                        Do                    Mi  Mi7
C'è un vecchio bar nella mia città
  Fa               Dosus2

in una piazza tipica si sa
      Do                       Lam
coi capelloni sempre stanchi
Fa              Dosus2           Do
ma di cosa questo non si sa.
                                                 Mi  Mi7
C'è un vecchio bar nella mia città
Fa                    Dosus2
e c'è un amico sempre ad aspettar
                     Do               Lam
e un vecchio flipper tipo "William"
 Fa                   Dosus2           Do
che ti da un po' di felicità.
              Do7                            Fa
E c'è il filosofo fallito che non sputa mai
Re                                     Fa
e la ragazza per bene che va cercando guai
 Lam              Re             Sol        Mi
c'è il ragazzo nero che ti canta il blues
                     Lam               Re                   Sol
e un vecchio obeso grida: "Non ne posso più!"
                        Do                  Mi Mi7
C'è un vecchio bar nella mia città
Fa                                              Dosus2
coi tavolini e con le sedie come tutti gli altri bar
           Do                              Lam
ma c'è qualcosa in più tra la gente
Fa                Sol                  Do
ed un certo William ad aspettar.
                        Do                  Mi  Mi7
C'è un vecchio bar nella mia città
  Fa                  Dosus2
e c'è un amico sempre ad aspettar
               Do                 Lam
col manganello e con l'elmetto
Fa           Dosus2       Do
che ti da tanta felicità.

L'angolo delle curiosità:

Il primo a far conoscere questa canzone al grande pubblico curiosamente non è stato Stefano Rosso ma Claudio Baglioni, che eseguì il pezzo mentre era ospite in una trasmissione Rai, senza però dire che l'autore era Rosso.
La cosa ovviamente fece arrabbiare molto Stefano ed i rapporti tra i due si incrinarono (tra l'altro in quella trasmissione Baglioni eseguì anche "Valentina" altro pezzo di Rosso, anche in questo caso senza menzionare l'autore).
I due poi col tempo si riappacificarono e Baglioni invitò Stefano nel 2005 a suonare due pezzi durante il concerto dedicato al suo fan club. I pezzi scelti furono "Valentina" e "Una storia disonesta".
Entrambi i video di questi pezzi li trovate ovviamente nel mio blog.




L'angolo dei video:

In questo video il cantautore romano Andrea Tarquini, ci spiega qualche aneddoto inerente questa canzone:





L'angolo live:

Ecco la canzone eseguita "live" da Andrea Tarquini:







Venne dalla luna



La seconda canzone inedita estrapolata dal docu-film "Un giorno a spasso" l'ho chiamata "Venne dalla luna", questo perché non sono riuscito al momento a reperire l'esatto titolo della canzone, non avendola Rosso mai incisa in un suo album.
Se qualcuno conoscesse il titolo esatto lo scriva nei commenti del blog, così lo andrò subito a correggere.
Il pezzo è acustico, con il basso che si unisce a metà canzone mentre un simpatico organetto da colore durante il break-strumentale con tanto di battimani a supporto della ritmica.
Il testo (che assume maggior significato se si vede il docu-film) è ancora permeato di malinconia e guarda al mondo in maniera disincantata, ben sapendo che la vità è sempre pronta a riservare qualche fregatura.
Ma lasciamo spazio alla voce e alla chitarra del nostro grande Stefano:







VENNE DALLA LUNA

Una volta venne dalla luna
con in mano un estintore
e diceva sono un pensatore
vendo la felicità.
Con le tasche piene di miseria
lui parlava di stranezze
con la faccia triste e poco seria
lui parlava di realtà.
E il cielo è più blu per i ladri e i vagabondi
e il naso all'insù quando piove chi ce l'ha.
Al mercato sole e pulcinella
nastri falsi e jeans ripieni
l'aria calda la giornata è bella
 solo l'intenzione è quella
 di strappare a chi amministra il grosso
 la sua parte che gli spetta
 con i soldi certo non il fosso
 della torta la sua fetta
E il cielo è più blu per i ladri e i vagabondi
e il naso all'insù quando piove chi ce l'ha.
E rimane così per 20 anni e due giorni
a sognare chissà mondi nuovi o ritorni
e rimase così e parti senza sposa
con in tasca la gloria e su in testa qualcosa.
L'ho scoperto laggiù che la vita ti frega
tra chi vende caffè e chi va in chiesa e prega.
L'ha scoperto laggiù fra l'erbetta e fra il verde
che chi paga nel gioco è poi sempre chi perde.
Due cravatte e un'altra in più
e tirando ancora un'altra
non so dirlo dillo tu
e c'è una cravatta in più.
Nella balla napo-americana
lui sognava il suo primo milione
la giocata è stata vana su una balla di sapone.
Da da da da da

L'angolo degli accordi:

        Fa                        Dosus2
Una volta venne dalla luna
                                 Fa
con in mano un estintore
                                     Dosus2
e diceva sono un pensatore
                       Fa
vendo la felicità.
                                        Dosus2
Con le tasche piene di miseria
                            Fa
lui parlava di stranezze
                                           Dosus2
con la faccia triste e poco seria
                            Fa
lui parlava di realtà.
                         Do sus2                     Fa
E il cielo è più blu per i ladri e i vagabondi
                      Dosus2                           Fa
e il naso all'insù quando piove chi ce l'ha.
                                     Dosus2
Al mercato sole e pulcinella
                                Fa
nastri falsi e jeans ripieni
                                       Dosus2
l'aria calda la giornata è bella
                               Fa
 solo l'intenzione è quella
                                                     Dosus2
 di strappare a chi amministra il grosso
                                 Fa
 la sua parte che gli spetta
                                      Dosus2
 con i soldi certo non il fosso
                             Fa
 della torta la sua fetta
                         Do sus2                     Fa
E il cielo è più blu per i ladri e i vagabondi
                      Dosus2                           Fa
e il naso all'insù quando piove chi ce l'ha.
Rem               Solm
E rimane così per 20 anni e due giorni
Do                      Fa                      Lam
a sognare chissà mondi nuovi o ritorni
Rem             Solm
e rimase così e parti senza sposa
Do                                Fa                   Lam
con in tasca la gloria e su in testa qualcosa.

 Fa-Do (Strumentale)

Rem                          Solm
L'ho scoperto laggiù che la vita ti frega
Do                         Fa                            Lam
tra chi vende caffè e chi va in chiesa e prega.
Rem                          Solm
L'ha scoperto laggiù fra l'erbetta e fra il verde
Do                               Fa                        Lam
che chi paga nel gioco è poi sempre chi perde.
Fa                                     Do
Due cravatte e un'altra in più
                           Fa
e tirando ancora un'altra
                            Dosus2
non so dirlo dillo tu
                                 Fa
e c'è una cravatta in più.
                                     Dosus2
Nella balla napo-americana
                                        Fa
lui sognava il suo primo milione
                            Dosus2                         Fa
la giocata è stata vana su una balla di sapone.
Fa            Do  Fa  Do Fa
Da da da da da

Un giorno a spasso




Ecco un nuovo post sul mio blog dedicato a Stefano Rosso, dopo due anni esatti!
Il motivo è che ho scoperto due tracce inedite nel nostro amato Stefano.
Rosso non le ha mai inserite nei suoi album ma possono essere ascoltate durante il film documentario "Un giorno a spasso" realizzato nel 1978 da Maurizio Cascavilla e dallo stesso Rosso.
Il film parla del problema della disoccupazione ed è triste appurare che a distanza di più di 30 anni la situazione non è migliorata anzi se vogliamo è si è pure aggravata.
Veniamo alla prima canzone (la seconda sarà analizzata nel post successivo) che  riprende il titolo del film, Stefano con la sua solita irionia ci racconta uno spaccato dell'epoca fatto di gente che cerca disperatamente lavoro ma si vede sbattere puntualmente la porta in faccia anche se in possesso di laurea.
Nel documentario la canzone era spezzettata e disomogenea ma con l'aiuto di un piccolo software l'ho unita per rendere più godibile l'ascolto.
L'arrangiamento è essenziale con chitarra, basso e una deliziosa fisarmonica.
Godiamoci insieme questo Rosso inedito che forse pochi di voi conoscono:





UN GIORNO A SPASSO

Si fa pausa in città si consumano gettoni e tramezzini
si bivacca dentro i bar tra chi affoga la nevrosi nei panini
chi fa il filo a una cassiera al bar
chi cerca invece invano un filo conduttore
ma è costretto a fare poi da spettatore
Oh no! Ci spiace ma il cantiere qui è al completo
capisco ma c'ho al banco mio nipote
"Facchino?" Ma col fisico che c'hai!
Eh no! E' capitato in un brutto momento
Ho già qualcuno in cassa integrazione
e poi le tasse! Forse venderò.
Sta girando la città
tra la gente ferma al rosso e tra i motori
chi si impegna la metà
chi non salta il fosso e chi vende umori
passa un aeroplano e se ne va
si porta a spasso un'emozione e qualche assegno in bianco
e sotto la città col cuore grigio e stanco.
Oh no! L'attore ci mancava per l'Amleto
qualcuno che facesse pulizie
ma ho già parlato con due vecchie zie.
Oh no! La laurea si lo so ma qui non serve
perché non prova giù al collocamento
"Gia fatto!" E allora guardi non lo so!
S'addormenta la città
torna su la luna brillano i lampioni
sulla strada se ne va
gli occhi rossi e tanto fumo nei polmoni
e tra un cappuccino preso al bar
e un'altra sigaretta accesa forse un po per noia
o forse per scordare qualche altra voglia.

L'angolo degli accordi:

Sol
Si fa pausa in città si consumano gettoni e tramezzini

si bivacca dentro i bar tra chi affoga la nevrosi nei panini
Lam
chi fa il filo a una cassiera al bar
                Sol                             Mi
chi cerca invece invano un filo conduttore
         Re7                             Re
ma è costretto a fare poi da spettatore
     Lam                                                   Sol
Oh no! Ci spiace ma il cantiere qui è al completo
                                                Lam
capisco ma c'ho al banco mio nipote
                                                  Re
"Facchino?" Ma col fisico che c'hai!
     Lam                                     Sol
Eh no! E' capitato in un brutto momento
                                                   Lam
Ho già qualcuno in cassa integrazione
                                          Re
e poi le tasse! Forse venderò.

Lam-Sol (4 volte)

 Sol
Sta girando la città

tra la gente ferma al rosso e tra i motori

chi si impegna la metà

chi non salta il fosso e chi vende rumori
 Lam
passa un aeroplano e se ne va
                Sol                                           Mi
si porta a spasso un'emozione e qualche assegno in bianco
            Re7                     Re
e sotto la città col cuore grigio e stanco.
     Lam                                          Sol
Oh no! L'attore ci mancava per l'Amleto
                                        Lam
qualcuno che facesse pulizie
                                                        Re
ma ho già parlato con due vecchie zie.
      Lam                                               Sol
Oh no! La laurea si lo so ma qui non serve
                                                  Lam
perché non prova giù al collocamento
                                                        Re
"Gia fatto!" E allora guardi non lo so!

Lam-Sol (3 volte)

Sol
S'addormenta la città

torna su la luna brillano i lampioni

sulla strada se ne va

gli occhi rossi e tanto fumo nei polmoni
Lam
e tra un cappuccino preso al bar
               Sol                                   Mi
e un'altra sigaretta accesa forse un po per noia
            Re7                            Re
o forse per scordare qualche altra voglia.

Lam-Sol (Fino a sfumare)

L'angolo dei video:

Per chi non l'ha visto ecco il docu-film "Un giorno a spasso":












giovedì 17 marzo 2016

Sporting life blues







A distanza di più di un anno torno a scrivere sul blog dedicato a Stefano Rosso, il motivo? 
Semplice, mi ero scordato di inserire una sua canzone contenuta nell'album "Femminando"!
Ad esser precisi non è una composizione originale di Stefano, ma una cover della canzone di Sonny Terry e Brownie McGhee, suonata da tantissimi grandi artisti, tra i quali J.J.Cale e Eric Clapton.
Sentiamoci la versione di Stefano e poi proprio quella del grande "slowhand" insieme a J.J.Cale:






SPORTING LIFE BLUES

I've got a letter
From my home
Most of my friends are
Dead and gone
'cos this old nightlife
This old sportlife
Is killing me

My mother used to
Talk to me
I was young and foolish
And could not see
Now I've got no mother
My sisters and brothers
Don't care for me

I'm getting tired
Of hanging 'round
Think I will marry
And settle down
'cos this old nightlife
This old sportlife
Is killing me

I've got a letter
From my home
Most of my friends are
Dead and gone
'cos this old nightlife
This old sportlife
Is killing me

'cos this old nightlife
This old sportlife
Is killing me

That's all

L'angolo degli accordi:

                Sol
I've got a letter

From my home
                    Do
Most of my friends are

Dead and gone
                    Mim
'cos this old nightlife
              Lam
This old sportlife
                Sol
Is killing me

My mother used to

Talk to me
          Do
I was young and foolish

And could not see
                           Mim
Now I've got no mother
                        Lam
My sisters and brothers
                       Sol
Don't care for me

I'm getting tired

Of hanging 'round
                    Do
Think I will marry

And settle down
                    Mim
'cos this old nightlife
               Lam
This old sportlife
               Sol
Is killing me

I've got a letter

From my home
                    Do
Most of my friends are

Dead and gone
                    Mim
'cos this old nightlife
               Lam
This old sportlife
               Sol
Is killing me
                    Mim
'cos this old nightlife
               Lam
This old sportlife
               Sol
Is killing me

That's all

L'angolo live:

Stefano amava particolarmente questa canzone e dopo averla omaggiata inserendola come ultimo brano del suo album "Femminando", la eseguiva spesso nei suoi live:









venerdì 16 gennaio 2015

Dizzy girl/Cromatico rag/Bumble bee




DIZZY GIRL

"Dizzy girl" è un'altra composizione strumentale originale di Stefano Rosso, molto vivace e allegra in stile molto jazz. Sentiamocela:




CROMATICO RAG

Dall'armonia un po' più complessa è "Cromatico Rag", altra composizione originale di Rosso.
Sarebbe stato interessante sentire anche composizioni in questo stile jazz comprensive anche di testo.
Ma godiamoci "Cromatico rag":




BUMBLE BEE


"Bumble bee" è invece una cover, il pezzo fu scritto dal grande chitarrista classico e compositore spagnolo Emilio Pujol che nacque a La Granadella nel 1886 e morì a Barcellona nel 1980.
Il titolo originale della composizione è "El Abejorro" che significa il calabrone.




Con questo post siamo giunti all'epilogo di questa bella avventura targata Stefano Rosso.
Abbiamo esaminato tutte le sue composizioni originali e siamo andati alla ricerca delle sue passioni musicali, analizzando anche tutte le cover  da lui suonate nella sua splendida carriera.
Spero sia stata gradita anche la sezione degli accordi, che sono stato felicissimo di inserire, visto che su internet a riguardo si trovavano non più di cinque o sei canzoni.
Sono sicuro che la musica di Rosso continuerà a uscire dai vostri stereo per entrare nel vostro cuore, mentre Via della Scala è sempre là......

giovedì 15 gennaio 2015

Here, there and everywhere/When I'm 64



HERE, THERE AND EVERYWHERE

La passione di Stefano Rosso per i Beatles è risaputa, quindi non poteva mancare un omaggio ai fab    four nel suo lavoro tutto strumentale "Lullaby of birdland".
La scelta ricade su "Here, there and everywhere", una dolce ballata di Paul McCartney del 1966 contenuta nell'album "Revolver".
Sentiamoci una versione outtake dei Beatles e poi l'interpretazione alla chitarra di Stefano:









WHEN I'M 64

Altra traccia dedicata ai quattro ragazzi di Liverpool, "When I'm 64" è un'altra composizione di Paul McCartney che trovò posto nel mitico album "Sgt Peppers lonely hearts club band".
Brano in puro stile "vaudeville" che ci andiamo ad ascoltare nella versione dei Beatles e poi in quella strumentale di Rosso:








mercoledì 14 gennaio 2015

Lullaby of birdland/Don't get around much anymore





LULLABY OF BIRDLAND

"Lullaby of birdland" è un celebre brano jazz composto nel 1952 da George Shearing e interpretato come brano di apertura dell'ultimo disco strumentale, intitolato proprio "Lullaby of birdland", della carriera di Stefano Rosso, dato alle stampe nel 2006 dalla sua etichetta personale Red&Black Music.
Per tutto il disco Rosso si avvale di una chitarra semiacustica, sicuramente più adatta della solita chitarra classico o acustica per rendere al meglio queste atmosfere jazz.

Sentiamo prima la versione originale, eseguita dal vivo e poi quella di Rosso:








DON'T GET AROUND MUCH ANYMORE

La seconda traccia del disco invece è una cover della celebre canzone di Duke Ellington che si avvalse del paroliere Bob Russell.
La canzone fu scritta nel 1940 ma le liriche furono aggiunte nel 1942.
Sentiamoci la versione strumentale originale di Duke:



Questa l'interpretazione di Rosso:



Questa canzone è diventata presto un "evergreen" interpretata anche in chiave pop o rock da moltissimi artisti internazionali. Ecco una bella versione dal vivo della canzone di Paul McCarntey: